Autobus, treni e scuolabus: i mezzi di trasporto pubblico sono da sempre un grande vantaggio per la comunità. Allo stesso tempo, però, il rischio di diffusione di virus e batteri tra i passeggeri è alto. I mezzi adibiti al trasporto scolastico come gli scuolabus, i pulmini e gli autobus di linea infatti sono da considerarsi veicoli in cui i microrganismi proliferano con grande facilità. E le ragioni sono più d'una: la condivisione di uno spazio ristretto al chiuso, la prossimità fisica e l'elevato numero di studenti, che favoriscono la diffusione di virus e batteri ed espongono gli studenti alle infezioni. È dunque opportuno proteggere la salute dei ragazzi, ma anche quella di autisti e operatori, programmando una sanificazione dei bus abituale, al pari di come accade per la sanificazione della scuola.
La sicurezza microbiologica a bordo dei mezzi adibiti al trasporto scolastico passa da tante attenzioni diverse, tutte ugualmente importanti. Il punto di partenza è certamente arieggiare il mezzo al termine del servizio e igienizzare gli scuolabus ogni giorno, disinfettando i punti più a rischio di accumulo della carica microbica come maniglie, corrimano e sedili. Ma per chi ha cuore la salute degli studenti, la sanificazione dei bus giornaliera rappresenta ciò che più di tutto completa la procedura di disinfezione e assicura ai ragazzi un veicolo salubre. La sanificazione degli scuolabus può avvenire in tanti modi diversi e la prima distinzione da conoscere è che esistono metodi che usano prodotti chimici e sistemi basati sullo sfruttamento di agenti naturali. Tra questi, quelli più diffusi oggi sono la sanificazione con i raggi UV e con l’ozono.
Praticità, economicità, ma anche qualche controindicazione. La sanificazione con i raggi UV e con l’ozono hanno tanti tratti in comune e al temo stesso molti aspetti che li contraddistinguono. Qui sotto passiamo in rassegna i principali.
Il sito del Ministero della Salute riporta che negli ultimi anni si è osservato “un aumento della commercializzazione di lampade germicide a raggi ultravioletti ad uso domestico, adoperate per sanificare aria, oggetti e superfici. Queste lampade a LED” continua “sfruttano la capacità della radiazione UV-C (280 nm – 100 nm) di uccidere i batteri e inattivare i virus.” Le lampade per la sanificazione a raggi UV funzionano, dunque, grazie a una tecnologia di ossidazione fotocatalitica, che produce radicali ossidrili capaci di attirare e distruggere gli agenti inquinanti, i batteri e i virus presenti nell’aria e sulle superfici.
Questo sistema è senza dubbio efficiente in quanto si attiva in breve tempo e, all’accensione, emette subito la massima irradianza con un ridotto consumo energetico. Si tratta inoltre di un metodo green in quanto non necessita di additivi chimici per eliminare i microbi. Nonostante sia funzionale e relativamente economico, la sanificazione a raggi UV presenta alcune controindicazioni di cui è utile essere informati.
In linea generale, la radiazione ultravioletta in tutte le sue componenti (UV-A, UV-B e UV-C) è classificata dalla IARC Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro come agente certamente cancerogeno per l’uomo, soprattutto per provocare o essere la concausa di tumori oculari e cutanei.
Spesso vengono vendute lampade che producono dosaggi di raggi UV non conformi alla normativa europea UN62471. Un problema non da poco dal momento che, come sottolineato dal Sistema comunitario di informazione rapida sui prodotti non alimentari “questo espone un utente che si trovi nelle immediate vicinanze del prodotto a una dose non sicura di radiazioni UV agli occhi o alla pelle, aumentando il rischio di gravi lesioni o cancro.” Un rischio ancora più alto dal momento che un essere umano non ha modo di capire se è esposto a eccessive radiazioni UV (non si sente calore sulla pelle, non si percepiscono odori particolari che possano mettere in allarme).
Le lampade per la sanificazione a raggi UV non possono inattivare virus o batteri che non siano esposti direttamente alla radiazione. Ad esempio, può accadere che i patogeni non vengano inattivati perché coperti dalla polvere, perché la lampada stessa è coperta da polvere o sporcizia o più semplicemente perché il raggio d’azione della lampada non copre tutte le superfici dell’autobus o ancora perché i patogeni sono incorporati in una superficie porosa (come i tessuti dei sedili). Potrebbe dunque non essere totalmente efficace sui mezzi pubblici o sugli scuolabus, spesso dotati di componenti porose come tende o sedili in tessuto.
Sempre il Ministero della Salute ricorda, infine, che “Tali lampade UV spesso non sono accompagnate da informazioni sufficienti a garantire il loro uso in sicurezza e la loro capacità germicida.” Il consiglio è quindi quello di chiedere al produttore o al venditore certificazioni e testi di laboratorio comprovanti la sicurezza e la validità del prodotto o garanzie in tal senso.
Il secondo metodo utilizzato per la sanificazione di bus e scuolabus è quello che vede impiegati i generatori di ozono, dei dispositivi professionali che neutralizzano i microrganismi (e gli odori) grazie alle proprietà ossidanti dell’ozono, una molecola che si trova in natura e che viene riprodotta artificialmente da questi macchinari.
Anche l’ozono come i raggi UV ha il vantaggio di essere tecnologie impiegate in macchine semplici da usare: se per le lampade germicide basta accendere il bus o pigiare un bottone, altrettanto avviene con i generatori di ozono per bus, che sono completamente automatici e per i quali non è necessario richiedere l’intervento di personale specializzato o di essere in possesso di patentino. Chiunque può provvedere alla sanificazione dei bus con l’ozono, anche gli addetti delle imprese di pulizie che si occupano dell’igienizzazione dei mezzi.
Una delle caratteristiche più interessanti dei generatori di ozono è però quella di riuscire a eliminare tutti i germi e i patogeni che incontra, in qualunque situazione essi si trovino. Dato che l’intero veicolo viene saturato con il gas, la sanificazione dei bus risulta più efficace, proprio perché l’ozono è in grado di raggiungere anche i punti più nascosti dello scuolabus e neutralizzare i microrganismi ovunque si trovino.
Infine, ricordiamo che proprio perché l’ozono è l’agente sanificante più potente in natura, la sanificazione dei bus deve avvenire sempre a porte chiuse e in assenza di persone, circostanza che protegge la salute delle persone da ogni possibile controindicazione.
Come abbiamo visto, i metodi per la sanificazione di autobus e scuolabus sono diversi e in generale vale sempre la regola di comprendere quale metodo sia più affidabile e più adatto alle vostre esigenze, sia che siate un istituto scolastico, sia dobbiate sanificare i bus delle linee cittadine dedicate al trasporto per studenti.
Se volete maggiori informazioni sulla sanificazione di autobus e scuolabus, chiamate allo 045.9810880 oppure compilate il modulo che trovate qui.
Fonti:
Ministero della Salute - Corretto utilizzo delle lampade germicide a raggi ultravioletti
Ministero della Salute - Covid 19, allerta su venditori lampade UV