Il Messaggero di Roma di oggi 25 novembre 2020 riporta la notizia dello studio condotto dall'Università di Padova, con cui è stata dimostrata “una efficacia virucida nei confronti di SARS-CoV-2 con un abbattimento della carica superiore al 99%” da parte dei sanificatori a ozono Sanity System.
L’articolo riporta in modo dettagliato la metodologia con la quale sono stati condotti i test curati dal Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova e i risultati ai quali è pervenuta l’equipe di ricercatori diretta dal professor Andrea Crisanti.
“Tutti gli esperimenti” si legge nell’articolo “sono stati condotti in Laboratorio di Sicurezza Livello 3. Il periodo di analisi è stato dal 13 agosto al 30 settembre. Ogni sospensione virale è stata preparata e amplificata su larga scala in colture cellulari in monostrato. Dopo l’infezione e la moltiplicazione del virus, i detriti cellulari sono stati allontanati mediante doppia centrifugazione a bassa velocità, ed il surnatante, contenente il virus, è stato prelevato per determinare il titolo virale [...]”
L’articolo sottolinea come questo nuovo studio incentrato sul virus SARS-CoV-2 rappresenti per Sanity System “un’ulteriore validazione all’uso di questi dispositivi per un supporto in ambito medico e non solo” e come “le percentuali di abbattimento della carica microbica e di inattivazione dei virus di questi sistemi si sono rivelate significative con un unico trattamento.”
Ricorda, inoltre, che una prima validazione scientifica era giunta da uno studio condotto dall’Università di Verona, dove la tecnologia a ozono Sanity System era stata testata su alcune famiglie di batteri tra le più resistenti del tipo gram-negativi che, riportava lo studio "nella scala di inattivazione dei microrganismi, si trova a un livello di resistenza maggiore rispetto ai virus", compresi quelli "provvisti di pericapside", tra i quali "anche SARS-CoV-2 “. L’indagine aveva già dimostrato che i prodotti Sanity System, con il loro esclusivo protocollo di funzionamento, sono in grado di abbattere oltre il 99,98% dei principali microrganismi contaminanti dell’acqua e dell’aria e di conseguenza di abbattere anche i virus, Codiv-19 compreso. E a mettere il sigillo è arrivato il nuovo studio condotto dall’Università di Padova, commissionato con l'obiettivo specifico di verificarne la capacità di abbattere le particelle virali infettanti del virus SARS-CoV-2 (Covid-19)